venerdì 8 gennaio 2010

La quercia


"Il mio primo incontro con l’essere della Quercia risale al 1984, quando avvicinandomi al metodo agricolo biodinamico conobbi il preparato di Quercia, esso è uno dei 6 preparati che in agricoltura biodinamica usiamo per trattare i cumuli che sono la base di questo metodo agricolo e consistono di vari materiali vegetali e deiezioni animali, nello specifico letame vaccino, nei cumuli biodinamici replichiamo il processo con cui madre natura produce l’humus che è il cibo previsto in natura per qualsiasi specie vegetale. La quercia, simbolo della battaglia per la vita e della forza, mostra nel suo modo di crescere e nella sua forma questa lotta, già da giovane piantina si deve difendere e combattere contro le malattie fungine come l’oidio o mal bianco e gli insetti che la divorano. La foglia giovane, anche quella dell’albero adulto, che spunta dalla gemma, è straordinariamente delicata, giallo rossastra, e viene spesso attaccata da micosi e animaletti vari. La quercia non viene arrestata nella crescita, prosegue con altri germogli laterali e così il suo aspetto diventa nodoso. La corteccia ha in sé degli opposti, da un lato contiene una grande quantità di Calcio (fino al 77% nelle ceneri) in forma di ossalato di Calcio, dall’altro lato contiene acido tannico, l’acido tannico ha un effetto insetticida mentre l’ossalato di calcio ha un’azione protettiva contro lo sviluppo di micosi. La corteccia di quercia è un rimedio generale per le malattie del mondo vegetale molte delle così dette patologie vegetali possono essere curate somministrando la corretta quantità di concime. Dobbiamo però aggiungere Calcio al concime ma qui, nuovamente, il principio di Rudolf Steiner non è quello di aggiungere le sostanze necessarie in una forma mineralizzata, e’ molto meglio reperire il Calcio necessario in un processo vivente, se una pianta contiene calcio nel suo organismo allora esso è compreso nel processo vitale della pianta stessa ed è ben diverso dalla forma minerale solida. L’introduzione di Calcio nel suolo non aiuterebbe la pianta, perché essa non potrebbe assumerlo in queste condizioni direttamente dal suolo, mentre il calcio già compreso nell’organismo vivente di una pianta può essere trasferito direttamente in un altro organismo vegetale senza difficoltà. Rudolf Steiner suggerisce pertanto di creare dalla corteccia di Quercia un preparato molto ricco di Calcio, il quale non va usato sul suolo ma inserito in modesta quantità nel cumulo biodinamico in modo che una volta nel suolo porti al terreno la “capacità” di fissare Calcio. Il suggerimento del dott. Steiner è di prendere la corteccia di quercia fresca di alberi non troppo vecchi e triturarla in piccoli pezzi; prendere quindi, il teschio di qualsiasi animale domestico e riempirlo con la corteccia di quercia, chiudere le aperture del teschio, se possibile con ossa di animale e sotterrare il tutto in inverno, non troppo in profondità nel suolo. Si doveva trovare un posto dove l’acqua avesse libero accesso, sul posto doveva fluire molta acqua e il fondo della fossa doveva rispecchiare il fondo di uno stagno, quindi, con uno strato di melma e putredine, posti simili esistono in natura ma non sono dislocati ovunque, di fatti il preparato di quercia è il più difficile da eseguire. In primavera si toglie la corteccia di quercia dal teschio in condizione ideale per il cumulo di concime con contenuto di Calcio molto elevato. E' particolare notare come la corteccia nel cranio di un animale si trasformi in una sorta di terriccio di bosco profumato, nonostante l’immersione in melma per mesi mentre la stessa corteccia seppellita in altri recipienti non si trasforma nello stesso modo o non si trasforma affatto. Più di ottanta anni di sperimentazioni hanno permesso di appurare la veridicità e l’efficacia di queste metodiche che al pensiero razionale odierno appaiono certo perlomeno bizzarre, può essere d’aiuto nella comprensione il concetto di operare delle sintesi con metodi puramente naturali partendo da materie prime puramente naturali, così come dal Petrolio possono essere sintetizzate benzina plastica e fibre varie si possono operare sintesi senza l’apporto di tecnologia. In medicina Antroposofica le capacità equilibranti e moderatrici del Calcio e del fitocomplesso tutto della corteccia di quercia vengono usate ad esempio per aiutare il bambino a catturare il fisico a strutturarsi, in equilibrio fin dentro lo scheletro o possono servire per regolarizzare un ciclo mestruale non armonico, per definizione secondo la concezione antroposofica dell’uomo e della natura la corteccia di quercia stimola le forze con formatrici a livello connettivale, nei disturbi della funzione di delimitazione associata a processi flogistico-essudativi, sindrome varicosa, diatesi allergica, enterite. Già dall’antica Grecia era noto il legame tra la quercia e il pianeta Marte; è provato a livello sperimentale che se le querce vengono piantate nella fase ascendente di Marte crescono molto meglio e sono più sane di altre piantate in momenti diversi."



Bibliografia:

Impulsi scientifico spirituali per il progresso dell’agricoltura di Rudolf Steiner

Influenze planetarie e processi vitali nell’uomo e nella terra di B. Lievegoed

Le piante medicinali per la cura delle malattie di Wilhelm Pelikan

L’agricoltura del domani di Eugene e Lilly Kolisko

La natura della sostanza di Rudolf Haushka

Quaderno di biodinamica n. 11 di Christian von Wistinghausen



Michele Baio

(responsabile per la Lombardia dell'Associazione Agricoltura Biodinamica)




Parla la nostra quercia serva del fuoco Marte:
Oh Uomo
metti radici nelle profondità ed ergiti verso le altezze
sii rigoroso e forte
sii combattivo cavaliere e protettore!




Ecco alcune immagini sulla realizzazione del Preparato Quercia






Nessun commento:

Posta un commento